La decisione dal Consiglio Nazionale dell’Associazione

A seguito del DPCM del 18/10/2020 il CSI ha reso noto la sospensione dei campionati fino al 13 novembre 2020, limitatamente agli sport di contatto, come individuati dall’ Ufficio Sport del Governo. Possibili invece gli allenamenti per le squadre: in forma individuale per le sole società non partecipanti ai campionati nazionali

Il CSI sospende i campionati fino al 13 novembre

Si è riunito venerdì 23 ottobre 2020 il Consiglio Nazionale del CSI, che tra i vari punti all’Odg, ha deliberato sulle attività inerenti gli sport di contatto e sulle attività di rilevanza nazionale e regionale a seguito del Dpcm del 18 ottobre.

Tenuto conto che il CSI, da sempre, riconosce i propri Campionati manifestazione di interesse nazionale essendo strutturati in tutti i Comitati territoriali e in tutte le regioni d’Italia, accogliendo le delucidazioni avute dal Dipartimento dello Sport del Governo, su alcuni dubbi interpretativi circa l’ultimo DPCM del 18/10/2020, attraverso le FAQ riportate all’avviso del 20 ottobre e pubblicate il 21 ottobre 2020, il Consiglio Nazionale ha deliberato:

  • che le attività di rilevanza nazionale e ogni gara e competizione (limitatamente agli sport di contatto) sono comunque sospese fino a venerdì 13 novembre 2020;
  • che potranno essere svolti i campionati nazionali degli sport individuali e degli sport di squadra, riconosciuti dalla DTN come strutturati in più fasi e secondo quanto indicato specificatamente nel Regolamento “Sport in Regola”;
  • che gli stessi campionati continueranno ad essere svolti nello scrupoloso rispetto delle misure anti COVID19 riportate sia nel Protocollo, sia nelle Linee Guida di dettaglio degli sport individuali redatti dal CSI;
  • che le finali dei campionati nazionali CSI avranno luogo al termine di tutte le fasi eliminatorie.

Il Consiglio Nazionale ha inoltre sottolineato nelle raccomandazioni che le presenti disposizioni, incluse le procedure sugli allenamenti, sono sottoposte alle misure adottate dal Governo in materia di contenimento e gestione dell’’emergenza epidemiologica da Covid-19 e dalle diverse ordinanze regionali e comunali.

Nello specifico, poi, negli sport di contatto gli allenamenti per le squadre non partecipanti ai campionati nazionali o regionali possono proseguire, stante il Dpcm 18 ottobre, ma in forma individuale.
Sono consentiti gli sport non di contatto, come anche gli allenamenti, in forma individuale nello scrupoloso rispetto dei protocolli e delle misure antiCovid,

In una nota inviata al territorio associativo il presidente nazionale del CSI, Vittorio Bosio, afferma:

“Il tempo che stiamo vivendo ci richiede attenzione, prudenza e determinazione nello stesso tempo.
Abbiamo stabilito la sospensione delle attività ufficiali degli sport di contatto di rilevanza nazionale, incluse le fasi eliminatorie, fino al 13 novembre…
Pensiamo che sia necessario permettere alle squadre di attendere l’evoluzione delle ordinanze locali, evitando di metterle in difficoltà; vogliamo andare avanti, ma non possiamo trascurare un dovere civico e di collaborazione alla tutela della salute pubblica; vogliamo prendere un tempo per riflettere e costruire insieme una vera, possibile e sicura ripartenza delle attività sportive…
Si tratta di un time out. La gara non è terminata, ma, dobbiamo rimettere in ordine le cose, chiarirci le idee, per ricominciare a giocare e vincere. Insieme vinceremo e supereremo questa prova durissima”

FAQ esplicative

FAQ esplicative1) Quali attività sportive si possono praticare?
Alla data del 24 ottobre 2020, ad eccezione delle regioni in cui siano già in vigore ordinanze maggiormente restrittive, si possono praticare le attività individuali (non presenti nella tabella ministeriale) e gli sport di contatto di rilevanza nazionale o regionale.

2) Quali sono gli sport di contatto?

Gli sport di contatto sono stati definiti dal Dipartimento dello sport. L’elenco è disponibile sul portale www.csi-net.it al seguente link.
3) I campionati degli sport di contatto possono proseguire?

Premettendo che il Consiglio nazionale ha comunque stabilito la sospensione delle attività inerenti gli sport di contatto fino al 13 novembre 2020, la risposta è positiva, ma solo per quelli di rilevanza regionale o nazionale. Le attività di contatto (gare e competizioni) che non siano di rilevanza regionale o nazionale, invece, non sono praticabili. Pertanto, le attività che possono andare avanti sono quelle dei campionati nazionali – e le relative fasi eliminatorie provinciali e regionali/interregionali – delle categorie d’età stabilite dalla Direzione Tecnica Nazionale dell’attività sportiva, maschili, femminili e mista:

  • Under 12, limitatamente alle attività rientranti nel circuito nazionale denominato Sport&Go
  • Ragazzi
  • Allievi
  • Juniores
  • Top Junior
  • Open.

Si ricorda, inoltre, che, alla data odierna, sono praticabili le discipline sportive individuali (non presenti nella tabella ministeriale), nel rispetto delle normative vigenti, di tutte le categorie maschili e femminili.
4) Quali requisiti devono rispettare le squadre iscritte ai campionati degli sport di contatto?

Il DPCM richiede che le squadre pratichino attività continuativa, grazie alla presenza di tecnici qualificati; dovranno inoltre seguire i protocolli igienico-sanitari stabiliti dal Centro Sportivo Italiano, anche formando uno o più tesserati in merito alle procedure di contenimento al Covid-19.

5) Quali requisiti organizzativi caratterizzano i Campionati nazionali degli sport di contatto?

Elementi caratterizzanti i Campionati nazionali sono:

  1. Sono suddivisi per discipline sportive, secondo le categorie d’età stabilite annualmente dalla Direzione Tecnica Nazionale dell’Attività Sportiva, e vengono tecnicamente organizzate dalle Commissioni degli sport interessati.
  2. I Direttori e giudici di gara sono ufficialmente designati dalle competenti strutture arbitrali. Il ruolo di arbitro o di giudice deve essere svolto da operatori abilitati nei corsi CSI e inseriti nei ruoli tecnici previsti.
  3. L’amministrazione della Giustizia sportiva è demandata agli organi giudicanti, di diverso grado e funzioni, che hanno il compito di verificare la regolarità del percorso sportivo nella sua completezza e di assumere i necessari provvedimenti disciplinari secondo quanto riportato dal Regolamento nazionale di Giustizia sportiva.
  4. L’approvazione dei singoli regolamenti delle diverse fasi che sono predisposti dai Comitati CSI è di competenza della Direzione Tecnica Nazionale dell’attività sportiva.
  5. Per poter prendere parte ai Campionati nazionali, gli atleti devono essere tesserati al CSI esclusivamente con tessera ordinaria “AT” (cfr. Norme di Tesseramento) per la disciplina sportiva alla quale prendono parte in data antecedente alla disputa della prima gara e devono essere in possesso della relativa certificazione medica nel rispetto delle norme per la tutela sanitaria.
  6. Sono ammesse alla finale nazionale di disciplina le squadre vincitrici le fasi regionali o interregionali; per gli sport individuali, gli atleti meglio classificati nelle precedenti fasi, secondo un numero di atleti stabilito dalla Direzione Tecnica Nazionale dell’attività sportiva in funzione della consistenza dell’attività locale e regionale (Sport in Regola, RCN artt. 1- pp. 151-156)

6) Che attestazione occorre per svolgere allenamenti e gare dei Campionati nazionali degli sport di contatto?

Si ricorda che la Direzione Tecnica Nazionale dell’attività sportiva procederà all’approvazione regolamentare delle fasi eliminatorie dei Campionati nazionali (cfr. “Sport in Regola”, Nas, art. 10, punto 7, p. 10) e fornirà alle Società sportive attestazione di idoneità allo svolgimento dei Campionati stessi.

7) Le squadre potranno allenarsi?

Se iscritte ai campionati nazionali, le squadre potranno allenarsi in “forma ordinaria”, cioè promuovendo allenamenti collettivi, come previsto dal DPCM vigente, tranne che ordinanze regionali o comunali prevedano diversamente. Per l’attività di contatto (vedi tabella ministeriale) non rientrante nei Campionati nazionali (o eventi nazionali/regionali), è consentito l’allenamento in forma individuale.

8) Cosa si intende per allenamento in forma individuale?

Per attività individuale si intende quella svolta senza contatto fisico con altri soggetti rispettando la distanza minima di cui al DPCM 13 ottobre 2020. Una volta rispettati questi requisiti, è possibile che, all’interno dello stesso ambiente chiuso, si trovino più persone a svolgere allenamenti individuali.

Per aiutare le società, soprattutto quelle giovanili, il CSI mette a disposizione il progetto Safe Sport®, liberamente consultabile al sito www.safe-sport.it, o dal portale www.csi-net.it.

9) Qual è la differenza tra attività dilettantistica e attività ludico-amatoriale?

L’attività sportiva dilettantistica è svolta all’interno di una cornice organizzata e riconosciuta a livello di enti sportivi (Federazioni sportive nazionali, Enti di promozione sportiva e discipline sportive associate) mediante tesseramento ad una associazione sportiva. L’attività ludico-amatoriale è invece svolta in forma privata, generalmente senza tesseramento (es. partita di calcetto organizzata tra amici o colleghi), o, comunque, qualificata come amatoriale. Va però ricordato, come precisato dal Dipartimento dello sport, che il tesseramento da solo non è elemento sufficiente a definire un’attività sportiva come svolta a livello dilettantistico o amatoriale: a riguardo, è necessario far riferimento alla natura dell’attività svolta. L’attività dilettantistica deve essere praticata continuativamente, sistematicamente ed esclusivamente in forme organizzate dalle Federazioni sportive nazionali (FSN), dalle Discipline sportive associate (DSA) o dagli Enti di promozione sportiva (EPS) riconosciuti dal CONI.

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